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Thu, 25 May 2023 15:05:45 +0300
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Cari amici,
è un piacere annunciare l'uscita di un libro che farà parlare di sé
I SEGRETI RISCOPERTI DELL’ARTE RUPESTRE DELLA VALCAMONICA:
UN NUOVO LIBRO DI ANATI
L’evoluzione di nuovi concetti di ricerca cambia la visione di quanto
l’arte rupestre ci rivela sul modo di pensare e sulla concettualità
dei 10,000 anni che ci racconta. Ce lo rivela il nuovo libro di Anati:
“Arte rupestre della Valcamonica”.
 Sono trascorsi oltre 60 anni dalla pubblicazione dello stesso Anati
di “La civilisation du Val Camonica” (Paris, Arthaud, 1960), apparso
poi in varie lingue in Europa, Asia e America, che ha reso famosa nel
mondo la Valcamonica e la sua arte rupestre. Da allora, vari autori
hanno prodotto una ricca letteratura scientifica su specifici
argomenti, approfondimenti e aggiornamenti dei ritrovamenti del
maggiore sito d’arte rupestre d’Europa, De Marinis, Poggiani-Keller,
Sansoni ed altri, hanno apportato significativi contributi alla
ricerca archeologica, ma la visione essenziale era rimasta quella di
“La civilisation du Val Camonica”.
L’evoluzione concettuale della ricerca in oltre mezzo secolo, è
segnata da due pubblicazioni del Prof. Anati: Nel 1979 usciva l’opera
monumentale “I camuni” (Milano, Jaca Book, 1979) che metteva in luce
l’apporto dell’arte rupestre della Valcamonica alla riscoperta delle
origini della civiltà europea, e nel 2004 usciva” La civiltà delle
pietre” (Capo di Ponte, Edizioni del Centro, 2004), che elaborava la
funzione dell’arte rupestre quale fondamentale sorgente di
ricostruzione storica.
 Il nuovo libro di Anati, in italiano, che sviluppa ed elabora
concetti dell’edizione inglese (2015), porta ora a una nuova svolta.
Anati, in questi ultimi anni ha elaborato una nuova disciplina,
l’antropologia concettuale, che analizza i ritrovamenti archeologici
usando concetti di psicologia, sociologia e altre discipline
umanistiche, per giungere, dai reperti archeologici, al pensiero, alle
motivazioni, ai sentimenti e ai trends concettuali dei loro fautori.
Le molte migliaia di incisioni rupestri della Valcamonica
costituiscono il maggiore archivio esistente sui millenni formativi
della civiltà europea. In quest’opera Anati ha ripreso immagini e dati
dei suoi precedenti libri, analizzandoli nella nuova chiave
dell’antropologia concettuale. Ne esce una visione della vita
quotidiana, delle ambizioni, delle aspirazioni e dei problemi alle
origini della civiltà europea: un’immagine affascinante di come
vivevano e pensavano gli europei di allora, e di come siamo divenuti
quelli che siamo. Ci rivela aspetti tangibili, attuali, vivi, che
danno all’arte rupestre un volto umano, intimo, emotivo e
coinvolgente. Ma soprattutto apre una nuova epoca per la ricerca, con
l’antropologia concettuale, che dà all’archeologia un diverso respiro
e una nuova anima.
Ulteriori dettagli nell’allegato.

Buona lettura,
Alisa
Atelier, Centro di ricerca per l’antropologia concettuale
25044, Capodiponte, Valcamonica, Italia
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